Vito Mancuso

Vito Mancuso (1962) is an Italian theologian.
Quotes
- Always let you work on your inner temple, therein lies great beauty.
- Lavorate sempre al vostro tempio interiore, lì c'è la grande bellezza.
- As quoted in Vito Mancuso: “Lavorate sempre al vostro tempio interiore, lì c’è la grande bellezza”/BZ News24, Grand Orient of Italy, (November 5, 2023; in Italian)
- Lavorate sempre al vostro tempio interiore, lì c'è la grande bellezza.
- In every human being there is a divine dimension. There is a heart within a heart, [which is] the thought that precedes the words.
- In ciascun essere umano esiste una dimensione divina. C'è un cuore dentro un cuore, [che è ] il pensiero che precede le parole.
- As quoted in Costruire il tempio interiore. La lezione del filosofo Vito Mancuso/Video dalla Gran Loggia 2018, Grand Orient of Italy (March 15, 2020; In Italian)
- In ciascun essere umano esiste una dimensione divina. C'è un cuore dentro un cuore, [che è ] il pensiero che precede le parole.
- If a believer is absolutely sure that his or her own is the only way to salvation, then any other sacred book will be seen as a threat. If, on the other hand, we start from the idea that God is not the property of any one person and that everyone is searching for him, then we can understand that all religions have something to learn from each other. This is the wisest and most ancient point of view, because it unites us in the humble awareness of having to deal with mysteries that are too great, such as death, suffering or the soul. Those who assume this posture are happy with pluralism.
- Nella misura in cui il credente è assolutamente sicuro che l’unica via salvifica è la sua vedrà ogni altro libro sacro come una minaccia. Se invece partiamo dall’idea che Dio non lo possiede nessuno e tutti lo cercano, capiamo che tutte le religioni hanno qualcosa da imparare l’una dall’altra. Questo è il punto di vista più saggio e antico, perché ci accomuna nell’umile consapevolezza di avere a che fare con misteri troppo grandi, come la morte, la sofferenza o l’anima. Chi assume questa postura è contento del pluralismo.
- From an interview of Francesco Munafò, Vito Mancuso e la nuova moschea: "I veri cristiani siano felici, siamo tutti in cerca di Dio", La Stampa (April 14, 2025; in Italian)
- Nella misura in cui il credente è assolutamente sicuro che l’unica via salvifica è la sua vedrà ogni altro libro sacro come una minaccia. Se invece partiamo dall’idea che Dio non lo possiede nessuno e tutti lo cercano, capiamo che tutte le religioni hanno qualcosa da imparare l’una dall’altra. Questo è il punto di vista più saggio e antico, perché ci accomuna nell’umile consapevolezza di avere a che fare con misteri troppo grandi, come la morte, la sofferenza o l’anima. Chi assume questa postura è contento del pluralismo.
- The term theology is ill-suited to the thought and, I would even say, the life of Jorge Mario Bergoglio. Rather, another term needs to be coined to adequately illustrate his having spoken of God, his having represented him, his having been (to quote the famous definition of the Pope given by St Catherine of Siena) 'the sweet Christ on earth'. This neologism, not beautiful but in my opinion effective, is the following: theopathy. Not theo-logy, but theo-pathy. Just as one speaks of sympathy and empathy to mark the resonance of emotion when faced with another human being or a life situation, so, for the thought of God expressed by Pope Francis his writings and especially in his life, one must speak of theo-pathy. He did not think God, he suffered him. It was not logic, it was rather passion that constituted the seal of his encounter with the Mystery of the world capable of producing Love to which we traditionally refer by saying God.
- Il termine teologia mal si adatta al pensiero e direi anche alla vita di Jorge Mario Bergoglio. Occorre piuttosto coniare un altro termine al fine di illustrare adeguatamente il suo aver parlato di Dio, il suo averlo rappresentato, il suo essere stato (per riprendere la celebre definizione del Papa data da santa Caterina da Siena) “il dolce Cristo in terra”. Questo neologismo, non bello ma a mio avviso efficace, è il seguente: teopatia. Non teo-logia, ma teo-patia. Esattamente come si parla di simpatia e di empatia per contrassegnare il risuonare dell’emotività di fronte a un altro essere umano o a una situazione di vita, così, per il pensiero di Dio espresso da papa Francesco negli scritti e soprattutto nella vita occorre parlare di teo-patia. Egli non ha pensato Dio, lo ha patito. Non è stata la logica, è stata piuttosto la passione a costituire la sigla del suo incontro con il Mistero del mondo capace di produrre Amore a cui ci si riferisce tradizionalmente dicendo Dio.
- As quoted in Vito Mancuso, Francesco, il primo profeta della teopatia (April 21, 2025)
- Il termine teologia mal si adatta al pensiero e direi anche alla vita di Jorge Mario Bergoglio. Occorre piuttosto coniare un altro termine al fine di illustrare adeguatamente il suo aver parlato di Dio, il suo averlo rappresentato, il suo essere stato (per riprendere la celebre definizione del Papa data da santa Caterina da Siena) “il dolce Cristo in terra”. Questo neologismo, non bello ma a mio avviso efficace, è il seguente: teopatia. Non teo-logia, ma teo-patia. Esattamente come si parla di simpatia e di empatia per contrassegnare il risuonare dell’emotività di fronte a un altro essere umano o a una situazione di vita, così, per il pensiero di Dio espresso da papa Francesco negli scritti e soprattutto nella vita occorre parlare di teo-patia. Egli non ha pensato Dio, lo ha patito. Non è stata la logica, è stata piuttosto la passione a costituire la sigla del suo incontro con il Mistero del mondo capace di produrre Amore a cui ci si riferisce tradizionalmente dicendo Dio.
- A voice like Pope Francis's, and before that the voice that was Cardinal Martini's in Milan, manages to touch chords that exist but that the everyday fails to prompt. Bergoglio's attention to the world of non-believers, for example, was the global dimension of something we had already seen with Martini and his chair of non-believers, that experiment in the Church that aroused much controversy from a part of the clergy and the faithful. It was an occasion, the one proposed by the cardinal of Milan, that was received with more attention precisely by the secular world than by the Church. With Pope Francis the same thing happened.
- una voce come quella di papa Francesco e prima ancora quella che fu del cardinale Martini a Milano, riesce a toccare corde che esistono ma che la quotidianità non riesce a sollecitare. L’attenzione di Bergoglio al mondo dei non credenti, per esempio, è stata la dimensione globale di qualcosa che avevamo già visto con Martini e la sua cattedra dei non credenti, quell’esperimento di Chiesa che suscitò moltissime polemiche da una parte del clero e dei fedeli. Fu un’occasione, quella proposta dal cardinale di Milano, che venne accolta con maggiore attenzione proprio dal mondo laico che non dalla Chiesa. Con papa Francesco è accaduto lo stesso.
- As quoted in Sarah Valtolina, L’analisi del teologo: «Tornare indietro dopo Bergoglio, una condanna all’irrilevanza per la Chiesa», Il Cittadino - Monza Brianza (May 9, 2025)
- una voce come quella di papa Francesco e prima ancora quella che fu del cardinale Martini a Milano, riesce a toccare corde che esistono ma che la quotidianità non riesce a sollecitare. L’attenzione di Bergoglio al mondo dei non credenti, per esempio, è stata la dimensione globale di qualcosa che avevamo già visto con Martini e la sua cattedra dei non credenti, quell’esperimento di Chiesa che suscitò moltissime polemiche da una parte del clero e dei fedeli. Fu un’occasione, quella proposta dal cardinale di Milano, che venne accolta con maggiore attenzione proprio dal mondo laico che non dalla Chiesa. Con papa Francesco è accaduto lo stesso.